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Spiritualità e Preghiere

-2- LECTIO DIVINA

 Spiritualità e Preghiere - San Gregorio Magno
BRANI TRATTI DAL COMMENTO MORALE
A GIOBBE DI SAN GREGORIO MAGNO

1-Interiorità, spiritualità
S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/1, Roma 1992, p 81-83

2

è necessario che chi parla di Dio si preoccupi di rendere migliori quelli che lo ascoltano.

S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/1, Roma 1992, p 85

3-Commentare la parola di Dio

Il commentatore della parola di Dio (sacri tractatoreloquii) deve comportarsi come un fiume. Un fiume, quando lungo il suo corso viene a trovarsi in valli profonde, subito vi si precipita con impeto e non rientra nel suo alveo se non dopo averle sufficientemente riempite. Proprio così deve comportarsi il commentatore della parola di Dio (divini verbi tractator): qualunque sia il tema che tratta, se lungo il suo cammino incontra una buona occasione di edificare, rivolga verso questa valle l'onda della sua parola e non rientri nell'alveo del suo discorso se non dopo essersi sufficientemente riversato nel campo dell'argomento sopraggiunto.

S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/1, Roma 1992, p 85



4-Interpretare la Scrittura
S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/1, Roma 1992, p 87



5-Sacra Scrittura non solo per gente colta
S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/1, Roma 1992, pp 87-89



6-Essere umano e limite creaturale
S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/1, Roma 1992, p 95



7-La sofferenza come epifania di santità
S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/1, Roma 1992, pp 97-99



8-Riposare in Dio
S. Gregorio Magno, Commento Morale a Giobbe, I/2, Città Nuova 1994, p 729








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